Pizzino #15

aprile 2007

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H2€

Se l’acqua vale oro, uno sputo varrà pure qualcosa. E noi non è che vogliamo fare gli egoisti. Noi siamo per la ridistribuzione della ricchezza. Ognuno di noi può fare tanto. C’è qualche politico a cui volete veramente bene e a cui volete dare una dimostrazione spumeggiante del vostro affetto? Regalategli la vostra saliva, profumatelo con una sputazzata. Tra l’altro, in periodo di campagna elettorale si accettano donazioni da tutti, senza guardare in faccia nessuno.Voi però dovete guardarli in faccia per prendere bene la mira e non mancare il bersaglio: potreste infatti colpire per sbaglio qualche lavativo che non ha mai frequentato assiduamente palazzi di giustizia, non ha mai trafficato voti, non ha un posto nei paradisi fiscali e non merita la vostra riconoscenza.Con un po’ di sano esercizio diventerete insuperabili nel tiro incrociato. Il tutto senza badare a spese, da destra a sinistra, ma attenzione ai colpi di frusta.
Campagna ideata dal Circolo “Il mio regno per una pompa"



EDITORIALE-SCREDITORIALE-EDITROIALE-FETIDORIALE

Voscienza ‘bbenedica, con queste belle giornate a Vossìa non ci viene voglia di fare una caminata? Putissimo andare sulla diga Garcia o Blufi a guardare il panorama, che forse forse ci troviamo pure quelli che fanno gare di canottaggio o di uinserf come diceva l’assessore Sciancula. Male che va, se sono state svuotate da poco, ci sono quelli che fanno bangigiamping. Chi sport di minchia quello di appizzarsi a una corda e gettarsi nel vuoto. Almeno almeno quando li buttavamo noi ci mettevano un balatone di 50 chili legato alla caviglia. Comunque, nuatri delle nostre dighe siamo più orgogliosi delle piramidi, che le abbiamo fatte così bene che non c’è stato manco bisogno del collaudo. Ci hanno creduto sulla parola. Ed è meglio che non si riempiono, che quando ci dai troppa acqua ai cristiani ci va alla testa, si umbriacano e si convincono che è aggratis. Vossìa ve lo ricordate di quando ci fu la grande sete a Palermo? Che il comune 30 anni fa ci pagava quasi un miliardo all’anno per avere l’acqua dei nostri pozzi. Ora invece pare che sono più sensibili per l’ambiente e quaccuno vuole fare pure lo sciopero della fame. Perché non ci levano pure l’acqua? Che dopo tre giorni lo voglio vedere come va a finire! E poi sono anni che si parla di abituare la gente al risparmio, mentre noi lo facciamo da decenni nelle province interne, che l’acqua ci arriva una volta alla settimana e tutti quei serbatoi azzurri sui tetti sono un bel corpo d’occhio che pare arte moderna. Oggi tutto si deve fare in maniera ottimale, si parla di “privatizzazione” del servizio e si infinocchiano i cristiani facendogli pensare che comunque l’acqua resta un bene pubblico. Solo che quannu è ura di pagare la bolletta se la squarano, lo capiscono che il prezzo dell’acqua è salato. Epperò i contratti si devono rispettare. Poi fra trent’anni se ne riparla. Nuatri che non eravamo studiati siamo stati un poco più minchioni, perché il conto lo presentavamo solo a quelli che con l’acqua ci volevano lavorare. Oggi dipende dove vai non ti danno manco un bicchiere d’acqua al bar, che ti fanno crepare se non esci i piccioli dal portafoglio. Ora però mi venne sete con questa arsura, ho il cannarozzo che mi arrasca e mi viene difficile pure a parlare. Ma per trovare una fontanella in mezzo a ‘stu desertu che ci vuole, una preghiera a Padre Pio?